Classe E, la classe più diffusa
Tipica degli edifici costruiti tra gli anni ’70 e gli anni ’90 e caratterizzata da un consumo compreso tra 91 e 120 kWh/mq all’anno, la classe energetica E riguarda le abitazioni in cui è presente una caldaia a metano che, in tempi non recentissimi, è andata a sostituire quella a gasolio. La qualità costruttiva di questi immobili non è elevata, ma sono stati effettuati nel corso degli anni, con materiali e tecniche non ancora del tutto efficienti, opere di coibentazione del tetto e altri interventi finalizzati a migliorare il dispendio energetico.
Il passaggio dalla classe energetica E alla classe D comporta una riduzione dei consumi intorno al 25%: gli interventi che assicurano il passaggio di classe comprendono l’installazione di schermature solari, la sostituzione degli infissi, la coibentazione dei cassonetti, l’installazione di un impianto termico più efficiente e la gestione dei consumi con sistemi domotici.